Se la Danimarca che incenerisce il 50% dei propri dice dai massimi
livelli governativi che bisogna venir fuori dall'incenerimento vuol dire
che QUALCOSA IN EUROPA STA DAVVERO CAMBIANDO E CHE CHI NON LO CAPISCE
IN ITALIA O E' SORDO DI COMPRENDONIO O RISPONDE A LOBBY CHE NON HANNO
NIENTE A CHE FARE CON UN AGIRE MODERNO E PRAGMATICO. Recuperare
materiali dalla "miniera urbana" è il "mantra" che tutti i paesi europei
vanno ripetendo compreso quelli che si erano spinti troppo avanti
nell'incenerimento. Che in Italia, dove grazie alle lotte dei cittadini e
della Rete italiana Rifiuti zero l'incenerimento non è mai decollato,
si tenti in modo tardivo e colpevolmente anacronistico di realizzare e/o
far partire gli inceneritori di TORINO, PARMA E FIRENZE SAREBBE
GROTTESCO E INACCETTABILE. A partire da queste "tre Stalingrado" riparte
la lotta del vasto movimento italiano ed europeo di questa fine
estate-inizio autunno. Paul Connett sarà di nuovo in Italia dal 2 al 10
settembre con Tappe che toccheranno Capannori, Barga, Torino, Milano,
Sarzana, Rosignano, Livorno. Rossano Ercolini sarà invece oltre che a
Capannori (dove il 7 mattina si svolgerà un seminario regionale per
illustrare la proposta di Piano Regionale toscano Rifiuti Zero elaborata
dal Centro Ricerca Rifiuti zero del comune di Capannori) a Milano e
Sarzana con Connett a Firenze invitato alla Festa del Partito
Democratico in un faccia a faccia con l'assessore regionale Bramerini.
Tutto questo mentre altre iniziative nei mesi di settembre ed ottobre
sono già programmate e mentre la raccolta di firme per la proposta di
legge RZ si prepara ad essere consegnata al Parlamento. Intanto comuni
ed associazioni di comuni (come l'Associazione dei Borghi Autentici
Italiani) non hanno mai smesso di allungare il lungo elenco dei comuni
aderenti a rifiuti zero.
A cura di Ambiente e Futuro, di Zero Waste Europe e di Zero Waste Italy