La settimana scorsa a San Francisco si è svolto il consueto incontro annuale di Zero Waste International Alliance in cui moltissimi sono stati i riferimenti al "caso italiano" ormai "leader" nel promuovere lo Zero Waste. Moltissimi interventi, come riferito dal rappresentante italiano li' presente ENZO FAVOINO hanno citato il caso studio sulle capsule del caffè e il "piccolo museo degli orrori di progettazione" nonchè l'esperienza del negozio Effecorta. Tuttavia l'incontro è stata anche l'occasione di far conoscere uno studio di rilevante importanza scientifica che compara i diversi sistemi di gestione dei rifiuti attraverso il ricorso alle valutazioni ambientali ed in particolare al complessivo ciclo di vita (LCA). Il risultato finale conferma con numeri alla mano che applicare le buone pratiche di riduzione, riuso, riciclo, compostaggio con il trattamento meccanico biologico (TMB) mirato a recuperare ulteriormente materia e a stabilizzare la sostanza organica residua risulta di gran lunga preferibile dal punto di vista sanitario (il paper valuta anche i "costi sanitari"dei diversi sistemi), ambientale, economico. Un ulteriore strumento nelle mani delle vertenze locali a contrasto di inceneritori e discariche. Insomma la forza del movimento rifiuti zero...sta nei numeri! Intanto la Primavera Rifiuti Zero continua...
Rossano Ercolini, presidente di Zero Waste Europe