UNA STORIA DAVVERO INTERESSANTE ESEMPIO DI RESPONSABILITA' SOCIALE
D'IMPRESA. E' COSI' CHE SI FA!
Non è una fiaba ma è un concreto progetto economico al lavoro
costato 10 milioni di euro interamente privati che da' lavoro ad oltre
30 lavoratori. Succede dal novembre 2011 quando nella cartiera ex Burgo
in cui si voleva realizzare una contestatissima centrale turbogas il
gruppo DISMECO SRL guidato da Claudio Tedeschi decide di acquistare
45000 mq che ristruttura rispettando al millimetro l'archeologia
industriale del sito. IL PROGETTO VIENE DENOMINATO BORGO ECOLOGICO
D'EUROPA e consiste in un moderno assemblaggio di tecnologie per lo
smontaggio di 500 lavatrici al giorno recuperando fino al 98% dei
materiali contenuti negli elettrodomestici. A differenza di altri
sistemi che triturano il tutto il sistema DISMECO deassembla e solo alla
fine tritura arrivando a separare le parti funzionali e tutti i metalli
(rame, alluminio, acciaio, plastiche, ferro ecc). Non solo: adesso la
produzione si sta allargando al recupero dei monitor e delle lampade
fluorescenti ed anche grazie a particolari macchinari svedesi prodotti
sulla base di studi condotti dalla Università di Goteborg si è ormai in
grado di recuperare le cosidette "TERRE RARE" (elementi chimici come
l'oro e il platino contenuti nelle schede di computer e cellulari) che
fino ad adesso erano recuperabili con solventi tossici.
Di più: Il BORGO ECOLOGICO possiede tetti fotovoltaici in grado di
produrre 1 MW anno e strutture didattiche che spiegano alle scuole le
attività di recupero.
Gli addetti impiegati il cui numero sta per raggiungere oltre le 40 unità sono stati riassunti da attività industriali dismesse.
QUESTA E' UNA BUONA PRATICA CHE TESTIMONIA LA CONCRETEZZA DEI NUOVI
DRIVERS EUROPEI CHE PUNTANO AL MASSIMO RICICLAGGIO INDIVIDUANDO NEGLI
SCARTI UNA VERA E PROPRIA MINIERA URBANA. E pensare che ci sono degli
amministratori "preistorici" che puntano ancora sul distruggere i
rifiuti bruciandoli. SONO SEMPRE ALL'ETA' DEL FUMO! Digli di smettere.
A cura di Rossano Ercolini del Centro di Ricerca Rifiuti Zero del comune di Capannori