venerdì 20 dicembre 2013

CENTRO RICERCA RIFIUTI ZERO, RESPONSABILITA' ESTESA DEI PRODUTTORI E MC DONALD A CAPANNORI.


Ritengo legittimo e positivo che ognuno dica la sua sulla realizzazione di un Mc Donald anche a Capannori. Sia ben chiaro: nessuno ne sentiva la mancanza ma ciò poteva avvenire ed è avvenuto (La "visibilità" di Capannori non sempre aiuta?). Insediandosi in un contesto urbanistico previsto per attività consimili esso ha allungato la sua ombra nel Comune. Ma a meno che qualcuno non ritenga che con un colpo di "malocchio" la cosa potesse essere rimossa non ci stiamo spaventando usando la leva che il Comune può usare senza alcun "abuso di ufficio": l'ordinanza che obbliga tutti a fare la RD porta a porta. Su proposta del Centro Ricerca RZ siamo andati oltre incontrando a Capannori i responsabili della multinazionale. Dagli incontri è emerso l'impegno non solo ad ottimizzare le RD visionando il kit dei materiali usati e le indagini merceologiche degli scarti dei punti di ristorazione Mc Donald ma anche prevedendo "casi studio" per ridurre a monte i rifiuti quindi attuando un percorso di Responsabilità Estesa del Produttore.

Se questi sono gli impegni richiesti ed assunti (quando simile punto di ristorazione si insediò a Lucca dopo sit in e proteste, finita l'euforia, nessuno richiese il rispetto delle ordinanze di RD e cosi' adesso quel "punto" sostanzialmente non fa RD) NESSUNO ASSOLVE cibo e "vision" Mc Donald! Le nostre idee sono ancora più rivolte a promuovere il km zero ed il cibo locale ma in un contesto in cui, spesso, dobbiamo prender atto di quello che non va bene tentando di non rimanere passivi. Siamo sicuri che non è passività lanciare anatemi salvo poi una volta autoassolti tutto continua come prima? Il "massimalismo parolaio", ahimè, appartiene alla storia di molti movimenti di protesta poi trasformatisi in anticamera schizofrenica del realismo più estremo.

Qualcuno, in modo stupido, ha parlato di Mc Donald a Rifiuti Zero. Nessuno di noi ha mai parlato di Lavazza a RZ eppure il "caso studio" sollevato nei confronti di questa multinazionale (Lavazza lo è!) ha fatto positivamente il giro del mondo divenendo il paradigma per chiedere ai produttori "RESPONSABILITA'". Nello stesso tempo abbiamo avviato un percorso con il Distretto Cartario di Capannori (il più importante d'Europa) per risolvere il problema della gestione responsabile del cosiddetto "scarto di pulper" promuovendo un altro tassello della EPR (Extended Producer Responsability) ed anche qui (mentre altri "insospettabili" ansiosi di apparire e promuoversi come Zero Wasters accettavano le "torce al plasma" proposte dagli industriali). Arrivando MC DONALD A CAPANNORI (d'altronde c'è anche a San Francisco e anche li' hanno fatto cose simili a noi per pretendere il rispetto di buone pratiche) continuiamo con la stessa lena e COERENZA ...doverosamente. Sappiamo bene che rimane, a prescindere dalla questione dei materiali di scarto, una inconciliabilità non solo con la qualità del cibo di codesta multinazionale ma anche, se permettete, con il mancato rispetto della vita degli "altri animali". Ma crediamo che aver posto dei paletti possa dare maggior concretezza anche a questi elementi di battaglia culturale che non possiamo solo vincere a Capannori e a cui noi diamo incondizionato il nostro sostegno.

IL CRRZ lavora prioritariamente per applicare la strategia RZ e ridurre i rifiuti e su questo credo che saremo implacabili nel tenere la posizione. Insieme ad altri che speriamo non "parolai" o inclini al facile ed ipocrita sport di "salvarsi l'anima" chiediamo di dar seguito ai propri "furori" suggerendo iniziative coerenti e concrete per isolare sempre più queste forme di ristorazione e andare oltre la "inciviltà dell'usa e getta" e dello spreco (comunque occorre studiare un po' di più i MC DONALD che per effetto di molte giuste critiche si sono modificati) .

La partita è appena iniziata con la determinazione e la tenacia di sempre. 

Rossano Ercolini, Direttore del Centro Ricerca RZ del Comune di Capannori.